Donacibo

Donacibo 2016

"Il problema dell'esistenza del mondo è la felicità del singolo uomo. Il motivo ultimo, infatti, che spinge a voler bene a sé e all'altro è il mistero dell'io: ogni altra ragione è a questo introduttiva."

Luigi Giussani (All'origine della pretesa cristiana - cap. VIII)

Donacibo è il gesto di caritativa che ogni anno prima di Pasqua viene realizzato nelle scuole del territorio che aderiscono all'iniziativa. Si chiede ai ragazzi di portare liberamente dei generi alimentari non deperibili e donarli al posto di raccolta della propria scuola. I beni che raccogliamo li distribuiamo alle persone bisognose del nostro territorio attraverso il gesto periodico della consegna del pacco.

Riportiamo una testimonianza di una mamma che racconta di cosa sia per lei questo gesto di caritativa:

"Ho iniziato a fare il gesto del Banco di Solidarietà perché un mio amico me lo ha chiesto. L’idea non mi entusiasmava, mi sembrava di perdere tempo. Ma ogni volta che andavo a casa della signora povera a cui portavo il “pacco” con gli alimenti era sempre una scoperta di qualcosa di nuovo. Ed ogni volta che lo facciamo non ce ne andiamo mai a mani vuote, lei ci dà sempre qualcosa di suo; l’ultima volta ci ha donato dei broccoli! Andiamo via sempre con un regalo. Questa cosa mi ha stupito tantissimo, perché nel portare un “pacco” io ho ricevuto tanto di più. Ma quello che ho ricevuto in più è la domanda che mi ritrovo addosso: “Oggi Tu, Signore, cosa mi fai vedere? Oggi cosa mi regali Tu?”. Queste domande non sorgono solo quando vado da lei, ma cominciano ad emergere quando mi alzo al mattino ed inizio la giornata. Questa è una bellissima sfida alla mia vita che non mi sarei mai aspettata di scoprire in un gesto così, portando un “pacco”. Per questa esperienza ho cominciato a portare anche mio figlio con me. Molti mi dicevano che sbagliavo perché è troppo piccolo, ma io lo porto perché lì si vede che veramente la povertà non è l’ultima
parola sulla persona. Così io alla mattina imparo che la mia povertà non è l’ultima parola su me e chiedo a Gesù: “Cosa mi doni oggi?”.
Michela